Tipo di cucina: Da definire
Piatto tipico: Da definire
Giorno di chiusura: Da definire

Presentazione locale
Ristorante costruito su un insediamento di epoca romana. Durante i lavori di ristrutturazione dei locali seminterrati del cinquecentesco Palazzo del Cardinale, sono stati riportati alla luce alcuni ambienti probabilmente pertinenti al settore occidentale della Domus Romana Assisiate. La scoperta più rilevante è avvenuta nei locali posti all’estremità ovest del Palazzo, dove è tornato alla luce un pregevole pavimento realizzato in tecnica mista, con tappeto in cementizio a base litica, inquadrabile negli ultimi decenni del I sec. a.C., decorato con originali inserzioni di paste vitree e di piccolissime tessere colorate che formano eleganti disegni e forme geometriche. La lunga serie di ritrovamenti avvenuti, sono la testimonianza anche di frequentazioni successive datate già sul finire del IV secolo d.C. Ne sono la testimonianza il recupero di frammenti di vasellame e di materiale ceramico (fine VI-VII secolo d.C). Il Palazzo, nel 1549, fu dimora del cardinale Bartolomeo Roverella, nominato dal Papa governatore di Assisi e Perugia. Successivamente appartenne ai conti Bensi, potente famiglia Assisana. Ne fu illustre componente Francesco Bensi, segretario e consigliere di Papa Clemente VII, pontefice dal 1523 e passato alla storia per aver rifiutato il divorzio ad Enrico VIII provocando lo scisma della chiesa anglicana dal Cattolicesimo. Francesco Bensi è nominato in un famoso sonetto di Francesco Redi in cui si dice che a Roma non si muove foglia che "Checco" non voglia. Il Palazzo in seguito fu di proprietà dei ricchissimi e potenti conti Fiumi.

Sito internet

Locanda del Cardinale
Ristorante

Piazza Vescovado, 8
06081 Assisi (PG)

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Ristorante costruito su un insediamento di epoca romana. Durante i lavori di ristrutturazione dei locali seminterrati del cinquecentesco Palazzo del Cardinale, sono stati riportati alla luce alcuni ambienti probabilmente pertinenti al settore occidentale della Domus Romana Assisiate. La scoperta più rilevante è avvenuta nei locali posti all’estremità ovest del Palazzo, dove è tornato alla luce un pregevole pavimento realizzato in tecnica mista, con tappeto in cementizio a base litica, inquadrabile negli ultimi decenni del I sec. a.C., decorato con originali inserzioni di paste vitree e di piccolissime tessere colorate che formano eleganti disegni e forme geometriche. La lunga serie di ritrovamenti avvenuti, sono la testimonianza anche di frequentazioni successive datate già sul finire del IV secolo d.C. Ne sono la testimonianza il recupero di frammenti di vasellame e di materiale ceramico (fine VI-VII secolo d.C). Il Palazzo, nel 1549, fu dimora del cardinale Bartolomeo Roverella, nominato dal Papa governatore di Assisi e Perugia. Successivamente appartenne ai conti Bensi, potente famiglia Assisana. Ne fu illustre componente Francesco Bensi, segretario e consigliere di Papa Clemente VII, pontefice dal 1523 e passato alla storia per aver rifiutato il divorzio ad Enrico VIII provocando lo scisma della chiesa anglicana dal Cattolicesimo. Francesco Bensi è nominato in un famoso sonetto di Francesco Redi in cui si dice che a Roma non si muove foglia che "Checco" non voglia. Il Palazzo in seguito fu di proprietà dei ricchissimi e potenti conti Fiumi.

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