Gli strangozzi sono la pasta tipica del territorio umbro.
La loro ricetta è poverissima: gli ingredienti di base sono farina, acqua e sale.
E come sempre succede per questi piatti semplicissimi della tradizione popolare, anche gli strangozzi sono diventati un must soprattutto in combinazione con altri prodotti di eccellenza umbri, come i funghi o il tartufo nero. Queste accoppiate si valorizzano e arricchiscono a vicenda ed il successo che riscuotono ne è la prova.
Abbiamo scelto la ricetta degli strangozzi al tartufo proprio per questo motivo: il tartufo nero viene perfettamente accompagnato da questa pasta dal gusto estremamente delicato.
La storia, o forse meglio la leggenda, narra che Federico Barbarossa, durante la sua discesa in Italia, avesse evitato il saccheggio dei territori umbri proprio in onore della bontà degli strangozzi al tartufo appena conosciuti.
Il nome strangozzi, o stringozzi da qualche parte, secondo la tradizione deriverebbe dalla loro forma, simile alle stringhe di cuoio per le calzature.
È infatti un formato di pasta lunga a sezione quadrata, che però non ha niente a che vedere con tagliatelle e affini, in quanto nella preparazione di queste c’è l’uovo, in quella degli strangozzi no.
Ed ecco la ricetta
Ingredienti per 4 persone
Per la pasta
125 g di farina 00
125 g di farina di semola di grano duro rimacinata
130 g di acqua fredda
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
Sale q.b.
Per il condimento
3 cucchiai di olio extravergine di oliva
2 spicchi d’aglio
80 g di tartufo nero
Iniziare mescolando le due farine insieme e setacciandole. Disporre poi questa farina mista a fontana su una spianatoia. Aggiungere l’acqua poca alla volta e un pizzichino di sale e impastare. Aggiungere poi l’olio e continuare ad impastare fino a che non si potrà formare una bella palla liscia e uniforme. Lasciar riposare la pallina di impasto avvolta nella pellicola per 15 minuti circa.
Dopodiché stendere l’impasto con il mattarello fino ad ottenere una sfoglia di circa 2 mm (per intenderci, circa il doppio dello spessore delle tagliatelle). Arrotolare la sfoglia su sé stessa e tagliare delle fettine sottili dello spessore di meno di mezzo cm, che poi andranno srotolate e infarinare leggermente per evitare che si appiccichino.
Cuocere in acqua bollente salata per pochi minuti.
Intanto si prepara il condimento al tartufo, facendo rosolare dolcemente l’aglio in una padella con l’olio caldo. Una volta che l’aglio avrà preso colore va tolto dall’olio e la padella andrà tolta dal fuoco.
Dopo averlo ben spazzolato, grattugiare una parte del tartufo e metterlo in padella sull’olio ancora caldo ma non sulla fiamma.
Mettere gli strangozzi cotti in padella con l’olio ed il tartufo e saltare. Se necessario, aggiungere un gocciolino di acqua di cottura della pasta.
Servire gli strangozzi così cucinati con l’aggiunta del restante tartufo a crudo, tagliato a lamelle sottilissime.